OBIETTIVI. Il neo allenatore della VOGHE, nato a Voghera, ex giocatore e poi allenatore rossonero, torna a guidare la squadra della sua città a distanza di 9 anni. "Sono entusiasta di poter allenare ancora la Vogherese".
VOGHERA (PV) _ Giocatore, allenatore. Ora il ritorno alla casa madre. Dopo nove anni, Massimo Giacomotti, 57 anni, torna alla guida della squadra della sua città. Con un obiettivo: riportarla in alto, ai fasti che merita. Ecco le sue parole alla Provincia Pavese.
TRATTATIVA LAMPO
E' stato il suo ex compagno di squadra della Berretti rossoneri, Fulvio Riceputi, attuale direttore sportivo della VOGHE, a contattarlo per primo. Poi il colloquio con il presidente Oreste Cavaliere e la stretta di mano. Giacomotti torna alla Voghe, dopo aver allenata in due momenti diversi in serie D.
«E' avvenuto tutto in tempi rapidissimi. Prima la chiamata del ds Riceputi, con cui avevo giocato nella Berretti della Voghe 40 anni fa, poi l'incontro col presidente Cavaliere e la stretta di mano. Sono entusiasta di poter allenare nuovamente la Voghe, sono legato a questi colori da sempre, da quando cominciai a vestire la maglia rossonera negli Esordienti. Ringrazio i tifosi per l'affetto che mi hanno dimostrato in questi giorni, porterò entusiasmo, impegno e dedizione».
STACCATO LA SPINA
Giacomotti negli ultimi quattro anni ha insegnato ai più piccoli nella sua scuola calcio di Pontecurone: «In questi anni, ho staccato un po' la spina, mi sono dedicato alla famiglia e alla vita di campagna, con la cura di orto e giardino. Ma la voglia di tornare è tantissima, e sono grato alla dirigenza della Vogherese che ha pensato a me. Non ho ancora visto la squadra, ma ho raccolto tante referenze positive. Non ci vorrà molto tempo per la conoscenza reciproca con i giocatori, il calcio ha un suo linguaggio universale. Come obiettivo, la società mi ha chiesto di tenere nel mirino la zona play off».
E' stato il suo ex compagno di squadra della Berretti rossoneri, Fulvio Riceputi, attuale direttore sportivo della VOGHE, a contattarlo per primo. Poi il colloquio con il presidente Oreste Cavaliere e la stretta di mano. Giacomotti torna alla Voghe, dopo aver allenata in due momenti diversi in serie D.
«E' avvenuto tutto in tempi rapidissimi. Prima la chiamata del ds Riceputi, con cui avevo giocato nella Berretti della Voghe 40 anni fa, poi l'incontro col presidente Cavaliere e la stretta di mano. Sono entusiasta di poter allenare nuovamente la Voghe, sono legato a questi colori da sempre, da quando cominciai a vestire la maglia rossonera negli Esordienti. Ringrazio i tifosi per l'affetto che mi hanno dimostrato in questi giorni, porterò entusiasmo, impegno e dedizione».
STACCATO LA SPINA
Giacomotti negli ultimi quattro anni ha insegnato ai più piccoli nella sua scuola calcio di Pontecurone: «In questi anni, ho staccato un po' la spina, mi sono dedicato alla famiglia e alla vita di campagna, con la cura di orto e giardino. Ma la voglia di tornare è tantissima, e sono grato alla dirigenza della Vogherese che ha pensato a me. Non ho ancora visto la squadra, ma ho raccolto tante referenze positive. Non ci vorrà molto tempo per la conoscenza reciproca con i giocatori, il calcio ha un suo linguaggio universale. Come obiettivo, la società mi ha chiesto di tenere nel mirino la zona play off».
DIFESA A QUATTRO
«Non sono mai stato un integralista. La base di partenza sarà la difesa a 4, che ho sempre utilizzato, poi sceglierò il sistema più idoneo per le caratteristiche dei giocatori, Più dei moduli, contano le motivazioni e la voglia di vincere».
RICORDI
«Se chiudo gli occhi, penso ai play off vinti nel 2005, in quella squadra c'era anche Alessio Dionisi, che ora allena in serie A; nella mia seconda esperienza con la Voghe, sento ancora sulla pelle le emozioni della vittoria di San Sepolcro, che ci portò alla semifinale play off col Rimini. Mi vengono i brividi se ripenso a due dirigenti eccezionali come Canobbio e Acquini, che sono sempre stati al mio fianco sulla panchina della Voghe e oggi non ci sono più. Ovunque siano, mi piacerebbe che abbiano un occhio di riguardo per noi».
IN TRIBUNA
Per questione burocratiche relative al suo tesseramento non ancora completato, il neo allenatore della VOGHE, dirigerà il primo allenamento martedi 26 ottobre in quel di Pontecurone e domenica 24, in occasione della gara casalinga con la Base 96 (valida per la sesta giornata di andata), seguirà la squadra dalla tribuna del Parisi.
«Non sono mai stato un integralista. La base di partenza sarà la difesa a 4, che ho sempre utilizzato, poi sceglierò il sistema più idoneo per le caratteristiche dei giocatori, Più dei moduli, contano le motivazioni e la voglia di vincere».
RICORDI
«Se chiudo gli occhi, penso ai play off vinti nel 2005, in quella squadra c'era anche Alessio Dionisi, che ora allena in serie A; nella mia seconda esperienza con la Voghe, sento ancora sulla pelle le emozioni della vittoria di San Sepolcro, che ci portò alla semifinale play off col Rimini. Mi vengono i brividi se ripenso a due dirigenti eccezionali come Canobbio e Acquini, che sono sempre stati al mio fianco sulla panchina della Voghe e oggi non ci sono più. Ovunque siano, mi piacerebbe che abbiano un occhio di riguardo per noi».
IN TRIBUNA
Per questione burocratiche relative al suo tesseramento non ancora completato, il neo allenatore della VOGHE, dirigerà il primo allenamento martedi 26 ottobre in quel di Pontecurone e domenica 24, in occasione della gara casalinga con la Base 96 (valida per la sesta giornata di andata), seguirà la squadra dalla tribuna del Parisi.
Massimo Giacomotti torna in sella alla VOGHE a distanza di nove anni.
